SEMINARA "La cittadina più ricca di scultura cinquecentesca di tutta la Calabria", così è stata definita Seminara: tra il Cinquecento e il Seicento contava ben trentatré chiese e otto monasteri. Poi, i terremoti del 1783 e del 1908 cancellarono molte testimonianze eloquenti della sua ricca storia. L'antico borgo, immerso nel verde degli ulivi, è un piccolo scrigno in cui sono conservati tesori d'arte di inaspettata bellezza. Nelle sue numerose chiese e nei palazzi di antica memoria sono visibili pregiate opere rinascimentali segno tangibile dell'importanza storica e artistica della cittadina nel XVI secolo. Nel Medioevo Seminara divenne la fortezza più imponente della Calabria tirrenica meridionale e i resti delle mura di cinta sono visibili ancora oggi nella zona del Borgo. È il paese della ceramica, come testimoniano le numerose botteghe artigiane che si affacciano sulla via principale del paese. La produzione di Seminara si differenzia dalle altre rinomate manifatture calabresi, come quella di Gerace e di Squillace. Le ceramiche di Seminara sono colorate dalle diverse tonalità di verde azzurro, marrone e giallo arancio; sono ritenute capaci di scacciare il malocchio. Tra le forme note sono le maschere; alcune hanno una chiara matrice ellenica poichè, sia nella capigliatura che nella forma rotondeggiante si riallacciano alle maschere del teatro e delle "gorgoneion", altre invece esprimono l'orrido e il grottesco, con la funzione di tenere lontano gli spiriti del male. Altre tipologie sono il "riccio", bottiglia a punte acuminate; i "babbaluti", bottiglie antropomorfe con fisionomia del signore dell'epoca; le "bumbule" recipienti per la raccolta dell'acqua, a forma di uomo-mostro. Un cenno infine ai "gabbacumpari", una sorta di brocca con corona di fiori al di sotto dell'apertura superiore. Per riuscire a bere senza bagnarsi bisognava succhiare attraverso il beccuccio del manico che è cavo e passa sul fondo della brocca; occorre però avere l'accortezza di turare col dito un piccolo foro che è mimetizzato nella cavità del manico stesso. Incantevole è la spiaggetta di Cala Iunculla, caratterizzata da una bellissima spiaggia di sabbia fine e bianchissima, circondata da rocce e scogli, e un mare limpido dal tipico colore viola intenso. Gli splendidi fondali circostanti sono un vero paradiso per gli amanti delle immersioni subacquee, grazie alla presenza di ricchissima flora e fauna. La spiaggia è accessibile solamente dal mare, con servizi privati di collegamento che partono da Bagnara.

fonte: turiscalabria.it

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